AL VIA IL RECUPERO DELLE PROCURATIE VECCHIE A VENEZIA

Approvato il progetto di Generali di ristrutturazione delle Procuratie vecchie in piazza San Marco a Venezia;
«Un progetto che non nasce da un grande gesto architettonico ma una coralità di idee che affrontano la complessità». In questa coralità, David Chipperfield Architects DCA ha affidato all’esperienza e competenza di GAD le attività di cost engineering, stime preliminari e computi metrici
.


«Il progetto non è definito da un singolo concetto o gesto architettonico – si legge in una delle dichiarazioni di Generali – ma da una serie di interventi che affrontano la complessità dell’opera. Questi includono il restauro del primo e del secondo piano, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità dell’edificio attraverso l’inserimento di nuovi corpi scale, il rinnovato ingresso centrale al terzo piano con accesso alle corti in quota.”

Il progetto di recupero delle Procuratie vecchie in piazza San Marco a Venezia, commissionato da Generali allo studio David Chipperfield di Milano, ha ricevuto il permesso di costruire da parte del Comune. In precedenza, a gennaio 2019, il piano aveva ottenuto il via libera della soprintendenza. «Per la prima volta dopo 500 anni – comunica Generali – una larga parte dell’edificio sarà resa accessibile al pubblico». Il terzo piano della storica sede ospiterà infatti le attività di The Human Safety Net, iniziativa sociale che supporta le comunità più vulnerabili di Paesi di tutto il mondo. Il piano sarà visitabile al pubblico, con spazi espositivi, un auditorium e due corti sul tetto (prive di affaccio sulla piazza). Non solo: il primo e il secondo piano saranno adibiti a uffici e saranno concessi in affitto ad associazioni, enti e fondazioni, riportando vita in un edificio storico che per molti anni è rimasto quasi del tutto vuoto e inutilizzato. Secondo il Ceo Philippe Donnet, insomma, il progetto «porta nel cuore della città un tipo di attività lavorativa che non è legata al turismo». Per il sindaco Luigi Brugnaro, il piano dimostra che «val la pena investire a Venezia anche per fare uffici, per portare lavoro. È un bell’esempio di rapporto tra pubblico e privato, sviluppa l’occupazione nel cuore della città ed è un investimento di alto valore sociale». Il restauro dovrebbe essere concluso nel 2021.“

Secondo Generali, «il progetto non solo faciliterà l’afflusso del pubblico, ma restituirà integrità alla struttura, riunificherà gli interni e introdurrà chiarezza nell’edificio». Il tutto attraverso il recupero di materiali originali veneziani e lavorazioni tradizionali, coinvolgendo aziende specializzate e artigiani locali. I pavimenti, per esempio, saranno in terrazzo alla veneziana e pastellone. Non sono previste foresterie.

Da notare che il complesso delle Procuratie vecchie di proprietà Generali misura circa 12.400 metri quadri di superficie, ovvero circa l’85% di tutto l’edificio che chiude il lato nord della piazza. Le Procuratie erano state originariamente progettate dall’architetto Bartolomeo Bon e in seguito da Jacopo Sansovino nella prima metà del sedicesimo secolo. L’intervento in partenza prevede anche il restauro dei Giardini reali effettuato da Venice Gardens Foundation, con inaugurazione programmata per l’autunno 2019.
The Human Safety Net è un’iniziativa di tipo sociale che comprende partnership e investimenti con imprese sociali e Ong in Europa, Asia e America Latina. I tre programmi, per le famiglie, per le start-up di rifugiati e per i neonati, puntano ad avere un impatto di lungo termine nelle vite delle persone più vulnerabili e attivare i loro talenti. Lanciata nell’ottobre 2017, The Human Safety Net è oggi attiva in 19 Paesi con una rete di oltre 25 partner.

Fonte: Venezia Today